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Il piacere degli occhi

~ La vita non è una tragedia in primo piano, ma una commedia in campo lungo

Il piacere degli occhi

Archivi Mensili: ottobre 2015

Sopravvissuto – The Martian

20 martedì Ott 2015

Posted by MonsieurVerdoux in Uscite del 2015

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Tag

cinema fantascienza, fantascienza, jeff daniels, matt damon, ridley scott, sean bean

Sopravvissuto – The Martian (USA – 2015) di Ridley Scott                     Interpreti: Matt Damon, Jessica Chastain, Kristen Wig, Jeff Daniels, Sean Bean

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Su Ridley Scott ho già detto più volte quello che penso: e cioè che, al di là dei capolavori realizzati ad inizio carriera (Alien e Blade Runner), la sua filmografia è a mio parere sempre rimasta assestata su un livello medio.

The Martian, in questo senso, non fa eccezione: si tratta di una buona pellicola, a tratti spettacolare e visivamente molto bella (le scene in cui il personaggio di Matt Damon vaga tra le lande desolate del pianeta rosso sono una delizia per gli occhi), in cui Scott riesce a bilanciare molto bene l’elemento drammatico e quello leggero; a differenza di quello che si potrebbe pensare, The Martian è un film che vive principalmente di dialoghi, e in cui l’azione e la suspence si esauriscono nel bellissimo incipit (una spettacolare tempesta di sabbia su Marte) e nell’epilogo.

Scott ha anche il merito di avere evitato, volutamente, inutili sequenze strappalacrime sul tema dell’ “uomo solo nello spazio e lontano dai propri affetti”, una vera e propria costante di film di questo genere; al contrario, non sarebbe stato male vedere ogni tanto Matt Damon in difficoltà: l’astronauta Mark Watney finirà col vivere per anni da solo su un pianeta inospitale ma, a parte poche eccezioni, non ci viene mai mostrato un suo momento di sconforto o di tristezza.

Sulla poco verosimiglianza scientifica della storia non mi esprimo: ho sempre considerato ridicole considerazioni di questo tipo: in fondo parliamo di cinema, e quindi di finzione, e non di documentari.

The Martian resta quindi un buon film: non resterà negli annali della storia del cinema, né vincerà alcun oscar, ma ne conserverò comunque un piacevole ricordo.

Inside Out

13 martedì Ott 2015

Posted by MonsieurVerdoux in Uscite del 2015

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Tag

disney, pixar

Inside Out (USA – 2015) di Pete Docter

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Siamo sinceri: è raro che la Pixar sbagli un film. E’ per questo che, ogni volta che mi appresto a vedere un lavoro della casa di produzione che, nel lontano 1995, sfornava la prima pellicola completamente in computer-grafica (Toy Story), lo faccio sicuro di assistere ad un gran film. E Inside Out non mi ha smentito.

Rappresentare il complesso universo di pensieri, emozioni e dinamiche mentali di un essere umano (in particolare, di una bambina di 11 anni) in maniera convincente, non era affatto facile: con la loro fantasia gli autori della Pixar sono riusciti in questo arduo compito, inventandosi una serie di metafore assolutamente geniali: i sogni come veri e propri set cinematografici, il subconscio come una prigione dove vengono ricacciati i pensieri oscuri, i sentimenti come delle vere e proprie “città a tema” collegate da un “treno dei pensieri”.

Il film è impostato come un vero e proprio road-movie: Felicità e Tristezza, due delle emozioni che hanno “il controllo” della piccola Riley, devono assolutamente riportare al “centro di comando” i ricordi più importanti della bambina, e per farlo dovranno affrontare decine di pericoli e di sfide all’interno dell’universo “mentale” della bambina. La pellicola alterna sapientemente, in puro stile Pixar, momenti esilaranti (le scene che mostrano quanto accade nella testa dei genitori di Riley, o le sequenze dopo i titoli di coda) e altri profondamente toccanti (la “scomparsa” dell’amico immaginario, il momento finale).

Inside Out è insomma un film toccante e bellissimo, che fa ridere, piangere, e che ci insegna anche come il dolore e le esperienze negative a volte contribuiscano a formarci, come donne e uomini, anche più della felicità e della gioia.

Liberaci dal male

06 martedì Ott 2015

Posted by MonsieurVerdoux in Uscite del 2014

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Tag

cinema demoniaco, cinema horror, edgar ramirez, eric bana, scott derrickson

Liberaci dal male (USA – 2014) di Scott Derrickson                              Interpreti: Eric Bana, Edgar Ramirez, Olivia Munn, Joel McHale, Sean Harris                                 635496025928774322

Non ho mai avuto una grande passione per il cinema “demoniaco”: forse per questo non mi aspettavo grandi cose da Liberaci dal male di Scott Derrickson, uno che per esorcismi e possessioni sembrava avere una certa predilezione (era stato infatti il regista del ben poco significativo L’esorcismo di Emily Rose, del 2005).

Derrickson, che aveva girato nel 2012 anche l’ottimo horror “domestico” Sinister (piccolo film di genere girato con un grande senso della suspence e pauroso come pochi) realizza una pellicola che, nell’ambito del cinema “demoniaco”, è assolutamente fuori dal comune: a cominciare dall’ambientazione oscura, notturna e metropolitana dei sobborghi del Bronx, in cui la storia è ambientata. Il film comincia come una classica detective story, per virare poi in maniera decisa verso il sovrannaturale, per concludersi con uno spettacolare esorcismo all’interno di un commissariato di polizia.

La pellicola è girata molto bene, ed ha un gran ritmo; certo alcune cose sanno di già visto (la figura del prete esorcista, ad esempio), ma il film è ricco di colpi di scena, tiene sempre alta attenzione dello spettatore ed è, in alcuni punti, davvero pauroso. Interessante poi che le possessioni mostrate nella pellicola abbiano origine in un teatro di guerra (l’Afghanistan), e che i portatori del morbo sono proprio dei reduci di quel conflitto: Derrickson sembra volerci dire che la guerra e la violenza sono i veri mali di questo mondo, e la presenza demoniaca mostrata nel film non è altro che la loro metaforica rappresentazione.

In conclusione, Liberaci dal male è un horror che mi sento assolutamente di consigliare, l’ottima prova di un regista che già con Sinister aveva fatto vedere delle ottime cose.

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